Food Marketing Italia

  • Home
  • Food marketing
  • Food design
  • Food packaging design
  • Social media food
  • Eventi food e wine
  • Contatti
You are here: Home / Food marketing / Foodies: le categorie in cui dividerli

Foodies: le categorie in cui dividerli

6 Novembre 2015 By Beatrice Vernocchi Leave a Comment

Negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti come il cibo e il mondo del Food sia entrato prepotentemente nella lista dei top trend degli argomenti preferiti di cui si parla o si tratta.
Scopriamo assieme le varie categorie Foodies e come dividerli.

C’è stata una vera e propria riscoperta del cibo e di tutte le esperienze legate a questo grande mondo.

Categorie-Foodies

I dati parlano chiaro

foodies-target-tendenze

foodies-tendenze

foodies-trend

La prova del nove sulla veridicità di questi dati la otteniamo dando un’occhiata all’offerta dei canali tv e al palinsesto di molte emittenti televisive.

Il numero di programmi a tema culinario è cresciuto in maniera esponenziale e sono nati veri e propri canali tematici che comprendono una programmazione di 24 ore interamente dedicata a questo mondo.

Come ci suggerisce lo studio di Squadrati, il digitale ha avuto un grandissimo ruolo nella diffusione di questa nuova cultura del food

foodies-trend-web

Questo è stato lo step fondamentale che ci ha portato alla nascita di una nuova categoria di pubblico, un vero e proprio popolo.
L’uso del digitale ha aperto le porte ad un fenomeno di “socializzazione” del cibo dando la possibilità di condividere con le proprie cerchie e confrontarsi con le altre persone sulle proprie esperienze, sulle proprie nozioni, sui consumi, sui giudizi espandendo ed aumentando in questa maniera l’awareness medio sull’argomento.

Grazie a questa continua interazione gli appassionati di food si sono trasformati in un popolo di cuochi e assaggiatori che ricoprono ormai una fetta di mercato molto ampia e importantissima: è così che ci siamo trasformati da buongustai e amanti della buona tavola a foodies.

E’ necessario quindi tracciare un profilo di questo pubblico che al suo interno presenta differenza più che sostenziali tra soggetto e soggetto.

Per questo ci è venuto in aiuto il team di Squadrati che si occupa molto in brave di analisi di mercato
(vi invitiamo a visitare il loro blog per poter avere maggiori informazioni e consultare le loro interessantissime ricerche)

Sono stati indivuati 4 tipi di foodies con caratteristiche e comportamenti diversi.

Innanzitutto vanno distinti per le posizioni che prendono su alcuni temi alimentari “sensibili” che diventano così argomenti di conflitto:

  • Conflitto tra puristi e seguaci dei nuovi chef sulle ricette tradizionali
  • Recupero dei fenomeni un tempo considerati di “bassa qualità” (come per esempio i food truck)
  • Discussione sulle pratiche alimentari (ecologiche, etiche, sane)
  • Chi tratta il cibo come “moda” e chi invece come un alimento.

Da questo si individuano due opposizioni principali:

  • Istituzionale vs. Alternativa: la prima fa riferimento ad un idea di cibo tradizionale e riconosciuta nella cultura mentre la seconda ricerca vie diverse ed innovative nel suo approccio al food
  • Resistenza vs. Aspirazione: la difesa dei propri principi contro l’interesse per il cambiamento, per la ricerca o la moda

Su questo quadro quindi si posizionano i 4 profili con i loro comportamenti

categorie-foodies

  • I Veraci: per loro la tradizione è sacra, non danno importanza all’estetica e non si fanno catturare dalle nuove tendenza in fatto di cibo
  • I Gourmet: seguono tutti i canoni del buon gusto, fanno fede all’autorità degli chef del momento e di quelli stellati e sono attentissime alle mode e alle tendenze
  • I Foodster: rompono quelli che sono i canoni del mondo food, seguono il mood della contaminazione delle culture e usano l’ironia nella loro concezione di cibo e danno moltissima importanza alla socialità
  • I Critical: sono molto sensibili sui temi dell’etica e dell’ecosostenibilità ponendo un interesse accentuato sul processo produttivo e sulle materie prime.

Un’ottima divisione da poter sfruttare nella definizione di strategie e piani di marketing.

Fonte: squadrati.com

Filed Under: Food marketing

About Beatrice Vernocchi

Food Marketer, nel 2009 creo Erbacipollina, la prima agenzia di Marketing e Comunicazione totalmente dedicata al mondo del food & wine.
Il mio obiettivo è valorizzare e far crescere il patrimonio enogastronomico italiano.

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cerca

Categorie

  • Eventi food e wine
  • Food design
  • Food marketing
  • Food packaging design
  • Social media food

Vuoi collaborare?

Sei un appassionato di Food e ti interessa il lato marketing di questo mondo? Vuoi dire la tua o esprimere la tua opinione? Unisciti a noi. Scrivici o manda il tuo articolo, saremmo felici di pubblicarlo e dare voce ai nostri lettori.

Linkedin group

Seguici anche sul nostro gruppo linkedin Food Marketing Italia. Troverai news, articoli e discussioni per rimanere sempre informati e al passo col cambiamento. Unisciti al gruppo e fornisci anche tu il tuo contributo.

Copyright © 2025 Erbacipollina Srl · P.Iva 06984000965 · Log in

Cleantalk Pixel